giovedì 7 giugno 2012

C'era una volta il nordest



In effetti vivo nel farwest. Anche se qui sichiama nordest. Ci sono i ricchi fazendeiros che fanno il bello e il cattivo tempo con l'appoggio di politici corrotti. Ci sono le mandrie di bestiame, le rocce, i cactus, i serpenti a sonagli, gli scorpioni neri e quelli gialli, gente che butta giu' bicchierini di distillato in un sorso e poi dice dammene un´altro. Ci sono i cavalli parcheggiati ai lati dell'unica via del paese, ci sono stormi di avvoltoi enormi che volteggiano in circolo contro il sole del mezzogiorno, ci sono teschi di animali morti ai margini della strada che porta -in due giorni di cammino- alla città più vicina e ci sono assalti al Banco do Brasil che rimangono nella storia. Come quello in cui i banditi hanno rinchiuso le uniche due guardie della cittá nell´unica cella e poi hanno assediato la banca con pistole enormi e mitragliatrici -quello con la mitragliatrice era talmente a suo agio che mentre teneva tutti sotto controllo ha improvvisato un balletto tipo macarena-, gettando monete da 1 Real alla popolazione tutta per strada nel venerdí di mercato. Per poi fuggire -con due ostaggi- in una nuvola di polvere. Per poi tornare -in retromarcia- dopo 30 secondi, per recuperare uno dei colleghi rapinatori -quello col mitra- rimasto a bere un succo di guaraná in un bar. Per poi chiedere ad uno degli ostaggi -nonché padrone di una delle due vetture rubate per la fuga- Hai la casco sulla macchina? come? Ti ho chiesto se hai l´assicurazione casco sulla macchina! Sí, sí, e quindi incendiare tale macchina nell´ unica strada che esce dalla cittá. Per ostacolare l´arrivo dello sceriffo.

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