lunedì 25 giugno 2012

Una nazione di sordi



Viene chiamato carro de som -letteralmente macchina di suono- ed é una delle grandi piaghe del nordest, terribile almeno tanto quanto la criminalitá, l´analfabetismo e il calcio. 
Il tipo ti si piazza davanti al bar, apre il baule e spara -ad un volume inumano- musica da ritardati: pagode (quello nordestino, mica quello sambato del sud), axé, brega e arrocha (l´altro giorno ne ho sentita una nuova, era un pagode -che é na roba ripetitivo/percussiva/volgarissima che faceva cosí: schiaccia la lattina col culo tum!tu-tu-tum! schiaccia la lattina col culo tum!tu-tu-tum!; e quella dopo apriva con un figliodiputtana tum! tu-tu-tum! ho detto figliodiputtana tum! tu-tu-tum! e cosí via...).
Poi, il tipo, comincia a bere birra coi suoi amici. Tutto il pomeriggio. Migliaia di mp3. Centinaia di birre.
I woofer suonano cosí forte che le birre si sgasano per le vibrazioni.
Io di solito vado lá e gli chiedo se per favore puoi abbassare che io vivo lí, guarda, proprio lí in quella casa arancione. Devo ripetere 3 volte, le prime 2 perché devo mettere le mani a megafono e urlargli nell´orecchio, e la terza é perché -ha sentito- ma proprio non capisce come mai qualcuno puo desiderare non-sentire quella meraviglia.
Il tipo abbassa. Di solito. Poi dopo pochi minuti. Alza di nuovo. Di solito.
Va bhé.
Poi, senza preavviso, si rompono le palle. Senza chiudere il baule partono alla volta di un altro bar. La musica é cosí alta che non si sente il rumore del motore. Sembrano auto a propulsione sonora.

P.S. L´inquinamento sonoro -ho letto da qualche parte- provoca ogni anno -non so quanti- morti per infarto. Oltre a decine di migliaia di sordi.

domenica 24 giugno 2012

Feticismo puro



 Speravo che con le crocs -che fra l´altro posseggo e trovo comode- fossimo arrivati al limite del brutto assoluto in termini di calzature: quando le uso mi sento il personaggio di qualche fumetto allucinogeno olandese. E invece, eccole, scarpe con le dita. Giá le calze con le dita mi facevano ribrezzo, ma le scarpe proprio mi gettano nello sconforto piú profondo, soprattutto nell´ipotesi che tra un paio d´anni arriveranno anche qui e mi toccherá comprarle a mio figlio, o peggio usarle in prima persona.
Aspetto con terrore il giorno in cui inventeranno i pantaloni col pisello -o la passera- inguainato anatomicamente, coi fori per respirare, per sentirselo piú libero e valorizzato.

giovedì 21 giugno 2012

Tutti gli animali pericolosi che mi hanno conosciuto .3



Per chiudere la parentesi serpenti, e per dimostrare che qui nel nordest non ci facciamo mancare niente, una volta ho -addirittura!- stuzzicato una cascavel (serpente a sonagli). Sí, l´ho stuzzicata con un tubo di plastica di quasi 3 metri, avevo il dubbio che fosse una radice  in mezzo alla boscaglia e temevo per il mio decespugliatore honda 4 tempi, che -come da manuale- deve evitare robe troppo impattanti come tronchi e pietre. Comunque sulle prime sembrava una cintura el charro senza fibbia, o un copertone di bmx. Poi invece si é mossa e se n´é andata lentamente verso il fitto degli arbusti, dimostrando di volersi fare fortemente i cazzi suoi. Probabilmente aveva la panza piena, o forse era il freddo a farla muovere cosí piano. Peró, a detta del popolo, é il serpente piú incazzato della regione. Era corta e cicciotta come un filetto di vitello. Io ho chiamato mia moglie tutto eccitato, e lei mi ha detto sí sí, continua a decespugliare qui davanti a casa cosí i bambini possono giocare tranquilli e noi facciamo l´orto. In quel momento ho capito perché la gente di qua preferisce darci fuoco al proprio terreno.

Senza peli sulla...

Clinica del pelo (Lisbona- Marzo 2012)

martedì 19 giugno 2012

Bue in fibra (di vetro)


Bue in fibra 88148081



Se vi serve un negozio specializzato in buoi fatti di fibra di vetro potete mandarmi una mail, o chiamare direttamente il numero.

Cartelli stradali .8


Vari modelli di tumuli, foto in ceramica e targhette 9963-0490-88088 (su un pietrone vicino a Vitoria da Conquista)

sabato 16 giugno 2012

DeteStati Uniti d´America






Cosí, un giorno mi viene voglia di farmi un hamburger. Compro pane, carne tritata e patatine congelate. Salo e pepo la carne, friggo le patatine e mentre le asciugo dall´olio, piastro la carne. Totale 20 minuti. Senza le patatine avrei impiegato comunque un 10 minuti. Tempo di divoramento (divorazione?) 4 minuti.
Mentre finisco la birra giá sdraiato sul divano penso che tutta stá storia dell´hamburger come cibo-spazzatura é sbagliata. Mi sa che c´é un bel pó di antiamericanismo dentro. 
Io ho usato un panino fatto dal fornaio qui di fianco, la carne é di una fattoria qui vicino e insalata e pomodori sono addirittura biologici. E poi il tempo di preparazione é simile a quello di un piatto di spaghetti alla carbonara. È addirittura meno fast-food della pizza se si considera che il tempo di montaggio e cottura -in pizzeria- é di circa 3-4 minuti. E poi anche come calorie mi sa che siamo a livello di una 4 stagioni.
Il vero problema é che me lo sono mangiato troppo in fretta. Errore di interpretazione. Pensavo di trovarmi di fronte ad un semplice panino, quando invece dovevo affrontarlo come un  piatto unico: svizzera, pane e insalata. E masticare bene.

P.S. Le bandierine servono a creare l´atmosfera.

Quel che é giusto...

Mi ricordo di quando ero piccolo e si studiava la scoperta delle americhe, sapete, colombo e compagnia bella, e si parlava degli indios americani che furono decimati dagli spagnoli e dai portoghesi. E tra le tante colpe che si attribuiscono agli iberici conquistatori c´ é quella di aver introdotto nuove malattie infettive, che poi sono quelle ad aver veramente fregato gli indigeni. Ora, con tutta la buona volontá e senza nulla togliere alle "colpe storiche" dei conquistadores, mica l´hanno fatto apposta. Voglio dire che se vespucci aveva il raffreddore o il morbillo non é direttamente colpevole per la sorte del villaggio in cui ha starnutito appena sbarcato, oltre al fatto che -immagino- anche un bel pó di portognoli (portoghesi+spagnoli) saranno morti di malattie tropicali a cui non erano abituati. È come dire che dato che il tabacco é arrivato dall´america centrale -usato per riti e robe cosí- allora i fumatori morti di cancro sono da mettere sul conto degli indios.

mercoledì 13 giugno 2012

Invidia Telescopis

 "Gli americani quando costruirono il grande telescopio di Monte Palomar diventarono poi, per molto tempo, i dominatori dell’astronomia [...] ma possedere un telescopio di 40 metri di diametro e costituito di elementi separati uniti assieme potrà, grazie al suo corredo tecnologico, sfidare in alcuni casi anche gli sguardi cosmici... entra dunque nel vivo della competizione con il corrente americano in corso di costruzione, il Tmt (Thirty Meter Telescope). Il progetto Usa [..] ha però un diametro inferiore che però gli astronomi americani non ritengono sia un handicap per raggiungere i risultati immaginati."
 L´articolo contiene anche altri numeri ma sostanzialmente avrebbero potuto scrivere Presto ce l´avremo piú grosso degli americani (lo vedranno anche i marziani!)

lunedì 11 giugno 2012

Tay Story


Tay é la nostra nuova aiutante in pizzeria. A dire il vero Tay é la versione rimpicciolita di un´aiutante ma visto che la nostra é la versione rimpicciolita di una pizzeria, direi che é perfetta. Anche se non é per una questione di dimensioni che Tay é perfetta -non arriva neanche a prendere i bicchieri sulla mensola dei bicchieri- e nemmeno per il fatto di avere i capelli sempre ordinatissimi e portare soffici maglioncini bianchi che la fanno sembrare un pelouche, no, Tay é perfetta per la semplice ragione che va bene sia  a me che a mia moglie. Ah, dimenticavo che Tai a prima vista ha i lineamenti orientaleggianti che poi invece, a guardarla bene e pensarci su, scopri che sono i tipici lineamenti indios -quando si appoggia al muro sembra un bassorilievo maya- peró io all´inizio avevo il dubbio che fosse mezza giapponese, dato che qui é pieno di patatari giapponesi che piantano le patate, le annaffiano e quando sono pronte le mettono sui camion che vanno dove non ci sono le patate ma ci sono i soldi che i giapponesi usano per fare la vita da giapponesi in Brasile, ma non avevo il coraggio di chiedere a Tay oh, ma tu sei mezza giapponese? anche perché poteva prenderla come una battuta sulla sua altezza, cosí le ho detto puoi preparare gli imballaggi ottavati di cartone perfavore?
Alla sera, in un momento di calma, prima cioé dell´arrivo del gregge evangelico di ritorno dalla chiesa con l´anima colma e lo stomaco vuoto, ci ha confessato che molta gente le chiede oh, ma tu sei mezza giapponese? e lei risponde con un sorriso innocente non lo so dondolando la testa. E la gente deve pensare che é un pó ritardata come non lo sai? tuo padre o tu a madre...uno dei due é giapponese? e lei col tono di chi-non-vuole-farti-sentire-in-colpa io non ho mai visto i miei genitori biologici, sono stata adottata, e i miei genitori adotivi sono negri, e anche le mie sorelle e fratelli sono proprio negri, io sono la pecora bianca della famiglia, tanto che mio padre doveva sempre girare coi miei documenti alla mano anche quando facevamo piccoli spostamenti in autobus. A questo punto non ho avuto piú paura e le ho chiesto dettagli sull´adozione e lei ha continuato mia madre biologica, incinta di me di nove mesi, viveva per strada, dormiva in una piazza. Una sera mia madre adottiva passando le disse che con quella pancia non poteva dormire fuori, che era freddo, che era pericoloso, e mia madre biologica rispose che non aveva altro posto, allora vieni da me finché non trovi qualcosa, fa freddo, é pericoloso ripeté mia madre adottiva. Cosí andarono a casa e a cena mia madre biologica disse che il bambino che aspettava lo avrebbe dato via, che lei non poteva tenerselo, e allora mio padre adottivo diede un pugno sul tavolo e disse se é maschio me lo tengo io visto che ho giá due femmine. Il giorno dopo mia madre entró in travaglio e l´altra mia madre fece il parto. Mia madre mi ha fatto nascere. Sono nata in casa e ci sono rimasta anche se non ero maschio. Ho sempre saputo che sono adottata e quando le mie sorelle o i miei fratelli -dopo di me sono nati due maschi per ricompensare mio padre- per farmi dispetto dicevano ma tu non sei nata dalla pancia della mamma, io rispondevo che a me era toccata una sorte migliore, io sono nata dal cuore.  
Un giorno di questi scrivo questa storia ma oggi no che devo abbassare la mensola dei bicchieri.

sabato 9 giugno 2012

cartelli stradali .7



Quando corro non mi piace essere fermato. Odio perdere il ritmo. E trovo abbastanza ridicoli quelli che corsettano sul posto per non perdere il ritmo quando vengono fermati. Quindi, io, mi fermo quando una macchina mi affianca e il motorista mi dice scusi giovanotto, vado bene per Andaraí? Mi fermo e rispondo. Educatamente. Anche se ci troviamo a meno di 2 metri da un enorme cartello che dice Andaraí 56 km. È che quí a Bahia la gente non prende in considerazione i cartelli: si va dall´analfabetismo alla mancanza di fiducia piú totale. Sfiducia che ha i suoi perché, infatti, dopo soli 3 km dal suddetto cartellazzo eccotene un´altro che contraddice i contachilometri, i gps e la matematica basica.


 Ora, visto che so dove vivo, ho pensato a qualche ditta appaltatrice che ha fatto la cresta sui chilometri e sui cartelli, capacissimi di farlo, eh! Ma poi eccolo, nella direzione opposta, il mio cartello preferito, quello che fa cadere l´ipotesi di complotto, lasciandomi -assieme a tutti i motoristas- nelle mani del caso.




venerdì 8 giugno 2012

Punto dal signore





C´é mancato poco. Nella mia veranda. Sulla mia finestra. L´ho quasi toccato mentre con la sinistra  mi tenevo la guancia col dente dolente e con la destra sistemavo alcune tavole reduci dalla ristrutturazione. Fortuna che sono paranoico e al primo segnale di dubbio mi blocco e mi ritiro come il nervo di un premolare durante la devitalizzazione. Ah! Poi lo guardo bene stó ragnetto nero. Bello. Elegante. Direi stiloso. Mi ricorda qualcosa. Mi ricorda qualcuno. Poi l´epifania accompagnata da una terribile scossa al dente: siamo stati scelti -io e la mia veranda- per qualcosa che potrebbe essere la nuova genesi del piú famoso dei supereroi. Sono stato scelto per essere il nuovo uomo ragno! Ah! Appena in tempo, perché ormai tendo piú al signor ragno -vedi ernia del disco e gomito del tennista- devo solo trovare una fonte di radiazioni. Ci sono! Mercoledí! Dentista! Lastra Panoramica! Ah!
Ora mando una mail al governo degli statiuniti. O é meglio a quelli della Marvel?


Eccolo in un secondo scatto. No, dico, é lui o non é lui, eh? Eeeeh?

giovedì 7 giugno 2012

Organi Interni





Non só perché ma quando mi faccio la doccia mi vengono in mente idee bizzarre. Potrebbe esserci una relazione col massaggio shampo-craniano. Comunque sia pensavo al fatto che dovrebbe esserci una giornata nazionale degli organi interni. In questo giorno potrei scrivere una lettera di scuse al mio fegato, promettendogli che non sará sempre cosí dura, darei una pacca di incoraggiamento ai polmoni che in fondo ho quasi smesso di fumare e direi al cuore ottimo lavoro figliolo, continua cosí eh! Sarebbe un´ottima occasione anche per ringraziare tutti gli altri O.I. meno famosi ma non per questo meno importanti, vi amo!
Per fortuna al momento  del risciacquo normalmente queste idee se ne vanno via con la schiuma.

P.S. Ho scoperto che c´é appena stata una giornata simile ma che é per la donazione degli organi, anche se l´intestazione mi lascia perplesso Giornata Nazionale per la Donazione degli Organi finalizzata al Trapianto. É quel finalizzata al trapianto che mi apre la strada a trame lynchiane.

C'era una volta il nordest



In effetti vivo nel farwest. Anche se qui sichiama nordest. Ci sono i ricchi fazendeiros che fanno il bello e il cattivo tempo con l'appoggio di politici corrotti. Ci sono le mandrie di bestiame, le rocce, i cactus, i serpenti a sonagli, gli scorpioni neri e quelli gialli, gente che butta giu' bicchierini di distillato in un sorso e poi dice dammene un´altro. Ci sono i cavalli parcheggiati ai lati dell'unica via del paese, ci sono stormi di avvoltoi enormi che volteggiano in circolo contro il sole del mezzogiorno, ci sono teschi di animali morti ai margini della strada che porta -in due giorni di cammino- alla città più vicina e ci sono assalti al Banco do Brasil che rimangono nella storia. Come quello in cui i banditi hanno rinchiuso le uniche due guardie della cittá nell´unica cella e poi hanno assediato la banca con pistole enormi e mitragliatrici -quello con la mitragliatrice era talmente a suo agio che mentre teneva tutti sotto controllo ha improvvisato un balletto tipo macarena-, gettando monete da 1 Real alla popolazione tutta per strada nel venerdí di mercato. Per poi fuggire -con due ostaggi- in una nuvola di polvere. Per poi tornare -in retromarcia- dopo 30 secondi, per recuperare uno dei colleghi rapinatori -quello col mitra- rimasto a bere un succo di guaraná in un bar. Per poi chiedere ad uno degli ostaggi -nonché padrone di una delle due vetture rubate per la fuga- Hai la casco sulla macchina? come? Ti ho chiesto se hai l´assicurazione casco sulla macchina! Sí, sí, e quindi incendiare tale macchina nell´ unica strada che esce dalla cittá. Per ostacolare l´arrivo dello sceriffo.

john wayne con le emorroidi



 Mentre faccio le prove allo specchio della mia nuova, corretta e innaturale postura -presa da un sito specializzato in ernia discale- mi sembro un vecchio pistolero durante un duello.

martedì 5 giugno 2012

Sono un ragazzo padre

Ho l´ernia del disco, il gomito del tennista e l´asma cronica. Tutte autodiagnosticate senza mai! aver studiato medicina. E mia moglie insiste con la storia di andare dal medico. Chissá cos´altro mi troverebbe un professionista.
Piú vado avanti e meno mi sembro me quand´ero giovane.

lunedì 4 giugno 2012

Oggetto Tipo misterioso .1


Ho visto, su un paio di blog, che il giochino dell´Oggetto Misterioso é un riempipista: é semplice e stuzzica un pó tutti. Dato che io sono in Brasile, e che quí é la terra del Tipo-qualcosa (spiegazione a ore 11.02 di questo post), volevo chiamare il gioco Il nuovissimo gioco dell´oggetto Tipo misterioso. Semplificato poi a  oggetto Tipo misterioso. In futuro solo oTm. So che non é molto originale, ma oggi é lunedí, giorno di riposo dell´emisfero sinistro del cervello. O era il destro? Comunque viaggio a uno.
Bando alle ciance!
Cos´é questo coso quí? 
P.S.
L´unico problema é che, dato l´esiguo numero di lettori, il gioco potrebbe risultare deprimente o addirittura surreale.

La risposta é Sí...



Quando torni in Italia e qualcuno scopre che vivi in Brasile, questo qualcuno fará OOOooohhh con riverbero fino alla domanda retorica davvero? per poi approdare al classico sorriso ebete sognante amaca-spiaggia-carnevale-chiappesode.

Poi arriveranno affermazioni e domande come queste 

Quante ore di differenza ci sono? -informazione che dimenticherá 5 secondi dopo e ti richiederá varie volte-

Ma é vero che ci sono le scimmi per strada? -giuro che é vera-

Ho sentito che le persone vivono sugli alberi -probabilmente per evitare le scimmie per strada-

Uau! dev´essere bellissima la foresta amazzonica -che dista migliaia di km e ha un clima terribilmente inospitale (per non parlare di tutte quelle persone che vivono sugli alberi con le cerbottane e che potrebbero scambiarti per una scimmia). 
Questa della foresta é forte perché quando la nomini ad un italiano pensa ad alberi altissimi-animali incredibili-indios scalzi-cascate incantate-chiappesode quando invece la nomini ad un brasiliano quello pensa subito umiditá-caldo soffocante-malaria.-

Quanti soldi ci vogliono per vivere lá? -soldi? usano le foglie di banana, e comunque dipende molto dall´affitto che la scimmia ti fará pagare per l´albero su cui hai scelto di vivere-

Sei mai stato nelle favelas? -?!-
 
Ma lá é estate o inverno? -nessuno ti chiede se é primavera o autunno, o piú semplicemente quale stagione, chissá perché. 

Ma lá che mese é? -giuro che é vera-

Ma lá che ore sono? -dimostrando di aver dimenticato la risposta sulle ore-di-differenza o di non sapere sottrarre 4 all´ora italiana-

Poi ce ne sono altre che rispecchiano le verie idee esotiche -e quasi sempre sbagliate- che la gente ha del Brasile, anche se poi la domanda fondamentale che resta muta ma aleggia nell´aria per tutta la conversazione é vero che ci sono le chiappesode?



domenica 3 giugno 2012

Spalma come mangi

Oggi mi sono dovuto fare la doccia col sapone liquido al latte&miele dato che la mia saponetta neutra era sparita e non avevo voglia di iniziare la ricerca, sapendo che avrei finito col litigare con uno dei miei figli che cavolo ci faranno col mio sapone? 

Comunque mi sono sentito dolciastro per tutta la mattina e ho pensato perché la gente ama spalmarsi robe che dovrebbe mangiare -e viceversa-?
 Allora mi facciano una linea cosmetica seria: sapone al parmiggiano, shampo al sugo di pomodoro e sali da bagno al brodo di cappone. Cribbio!

Piú tardi, nella cesta dei giochi, ho trovato la mia saponetta. Morsicata. 


sabato 2 giugno 2012

Tutti gli animali pericolosi che mi hanno conosciuto .2


Piccolo di Jararaca con scatola di fiammiferi.

Jararaca Cipó adulta con mani che ovviamente non sono le mie



Sono lí che carico sulla macchina -ormai piú che piena- spanciata quasi rasoterra, quando la moglie di Foguinho mi dice Ragazzo! Vieni qua! indicando col dito un punto tra due pile di mattonazzi di terra cruda. Ammazzala! aggiunge mentre mi avvicino lentamente per via degli stivaloni di gomma.
Intrappolato in un vicolo cieco di mattoni scuri c´é un serpentello arrotolato che ci guarda immobile. È piccolo e sembra una collana colorata di cordoni intrecciati. È lungo come il filo usb del mio HD esterno. É una Jararaca. Tipo la vipera italiana. Credo della stessa famiglia.
Mi faccio prendere da un´inspiegabile coraggio. È veramente piccola  la Jaravipera, e poi non si muove. La moglie di Foguinho ripone la sua fiducia di massaia in me in quanto uomo-con-gli-stivaloni. Non posso deluderla cribbio! Ho giá detto che la serpenta é minuscola e apparentemente inoffensiva?
Prendi il macete dico calmo alla donna che entra nella sua casa di forattoni senza intonaco, scostando il vecchio  lenzuolo appeso -tipo tenda- a quello che non sará mai lo stipite di una porta. 
Mi porta un vecchio macete che ha ormai solo la metá della larghezza della lama -somigliando ad una spada- e col manico arrotolato nel nastro adesivo nero.
Faccio il tutto senza pensare. Non mi sembro nemmeno io quello che stá facendo a pezzetti il rettile -vi ricordo velenoso-. Al primo colpo quasi la divido in due con la punta del macete. Poi tactactac! come quando trito il prezzemolo.

Spezzatino di Jararaca.
Difficoltá: facile (anche se potenzialmente mortale).
Tempo: 5 minuti.

La signora non si dá pace finché non ho schiacciato la testa per bene. Dice che potrebbe recuperarsi ed entrarle in casa per vendicarsi. 

Un´altra volta ho salvato due piccoli di Jararaca dall´istinto sterminatore di due braccianti agricoli, che obbedivano al dogma Uccidi Ció Che Striscia Sempre. Pensano che se ferisci un serpente -anche solo se lo stuzzichi con un colpetto di bastone- poi quello segue le tue orme e il tuo odore fino a casa, di notte, e stermina te e la tua famiglia. Ci manca solo che stupri moglie e figli, rubi la tivú e si faccia una birra prima di andarsene, penso tra me. Anche se ci sono storie popolari in cui grossi serpenti strisciano di notte fino alla camera da letto per succhiare dai capezzoli di donne nel periodo di allattamento mentre dormono, senza svegliarle, provocando il dimagrimento del neonato. 
Comunque quell´altra volta ho chiesto ad Oldate -detto pantera- se per favore, invece di uccidere i 7 piccoli piú la madre, me li metteva in una bottiglia da 2 litri di cocacola vuota trovata sul trattore. Lui deve aver pensato che li avrei affogati nell´alcol e messi sul mio bancobar dentro un vasetto di vetro, per impressionare gli amici all´ora dell´aperitivo.
Devo ammettere che ci ho pensato, prima di liberare i due superstiti -orfani di madre e 5 fratelli- a 500 metri da lí, nell´area di preservazione della fattoria -di 20 mila ettari- del vicino. 

venerdì 1 giugno 2012

Venerdì è giorno di pizzeria!





Non amo le sorprese nel finesettimana, tipo qualcuno che si presenta suonando il campanello o peggio battendo le mani davanti alla mia finestra.
Qui applaudire finestre e portoni altrui è come chiedere C'E' QUALCUNO IN CASA?
questa cosa non mi entra, come quando per chiamarti fanno PSIU e che dopo mezzogiorno si dice BOA TARDE ma occhio perchè alle 18:01  è già BOA NOITE.
Ovviamente ci sono altre cose che non mi entrano.
La peggiore però è apparirmi senza avviso nel fine settimana.

Anche se stavolta è solo Hiannikk.

Una volta per me questo nome era quello di un giocatore di tennis. 
Oggi è quello di un rasta biondo francese di 28 anni che vive in una grotta, tra il puro-di-spirito e il ritardato. Non mi piacciono i rasta occidentali. Peggio se biondi.

Mentre mi abbraccia l' odore è il solito di naturoide che non usa prodotti cosmetici: sudore stantio.
Percepisco anche note di affumicato di vestiti appesi di fianco al  fogão a lenha.
Tudo bem? mi dice con quell' accento francese che ormai imito benissimo e mentre dico Tudo bom ha già guadagnato la sala e metà del corridoio. 
Becca Luisa che si finge sorperesa e smette di spazzare per farsi abbracciare.
Volano coppie di Tudobem?/Tudobom!
L'aria è ormai impregnata delle ascelle affumicate di Hiannik.
Mentre il forno si scalda e lui mi sorride felice coi denti messi lí a casaccio, mi viene una voglia matta di mollargli un pugno in faccia.

Venerdí é giorno di pizzeria.