giovedì 7 luglio 2011

Le apparenze ingannano





Penso che poi, in fondo, il vero motivo per cui finisco sempre per aprire un locale dove si mangia, non é tanto perché mi piace cucinare e mangiare, é piú l'interesse per la gente e le loro storie.
Domenica per esempio un turista carioca (ovvero abitatore di Rio de Janeiro) ha raccontato un'aneddoto degno di un corto.

Stava attraversando una fase di fede profonda: era entrato da poche settimane nel giro degli evangelici. Che io poi non so le differenze con le altri correnti cristiane, e non mi va di guardare su wiki, peró so che gli evangelici brasiliani si imparano un sacco di passaggi della bibbia a memoria (tipo Samuel L. Jackson in Pulp fiction, ma senza pistola) e tirano in ballo Dio e Gesú perfino quando ordinano la pizza. E' una missione. Non sto' a dire quanto mi fanno venire il nervoso.
Comunque il mio cliente ex-evangelico narratore stava nel pieno della sua missione sulla metropolitana, in quell'ora che il popolo torna a casa dal lavoro stanco morto. Dopo una rapida occhiata, si piazza di fianco a uno con la faccia di chi vuole essere salvato e comincia il sermone.
Aveva giá citato i passaggi preferiti del suo repertorio e lo stava invitando ad andare in chiesa la domenica seguente (che é poi il gran finale), quando, quello con la faccia di uno che vuole essere salvato si alza e tira fuori una pistola, e annuncia ai passeggeri che "State tutti buoni, questa é una rapina!".
Quindi svuota tasche e borse e zainetti di tutti, tranne quelle del nostro incredulo predicatore. E, quando il treno si ferma, prima di scappare, lo saluta con un "Grazie fratello!" e gli fa il pollice alla Fonzie.
Difficile é stato spiegare alle incazzatissime vittime del vagone che non era un complice, e che il ladro nemmeno lo conosceva.

Nessun commento:

Posta un commento