sabato 9 luglio 2011

Figa di legno e banana di terra.




Tra le cose da non fare in Brasile ce n'é una difficilissima. Soffiarsi il naso.
Perché qui, almeno pubblicamente, tutti tirano su col naso.
Ricordo la prima volta che l'ho notato. Fu quando conobbi la sorella minore di mia moglie. Una ragazza fine e delicata, che dopo aver stretto la mia mano e detto "muito prazer" s'é inspirata una scatarrata di quelle che lasciano i segni dal setto nasale fino in gola. Rinite allerica. Poverina.
La conferma di tale differenza nella gestione del moccio (o moccolo, o candela) l'ho avuta durante un pranzo coi nonni di Luisa. Nel pieno di un attacco di allergia. Mi sono soffiato il naso dall'antipasto al dolce, tra le occhiate sofferenti e imbarazzate (che io confondevo con pena e solidarietá) dei commensali.
Penandoci su, entrambi i metodi sono depolorevoli. La scelta é tra inghiottire la secrezione nasale oppure avvolgerla in un fazzoletto e mettersela in tasca.

Poi ci sono le banane. Ne conosco almeno 7 tipi. Ma l'unica che si mangia solo cotta é la banana terra. Buona bollita, ottima fritta con zucchero e cannella. E' grande e leggermente piú squadrata, la polpa é gialla, ma tutto sommato é molto simile alle altre banane. Nonostante ció, peró, solo un "gringo" potrebbe confonderle.
Mi é successo giá un paio di volte di vedere stranieri al mercato comprarne una dozzina, sbucciarne una, e, senza farsi intimidire dal colore giallo della polpa, morderla con desiderio davanti alle facce incredule degli altri clienti, quindi masticare tre volte e fare la faccia di chi non ha gradito la sorpresa. Poi tutte le volte sputano. Mentre i clienti ridono. Il sapore é tra la banana acerba e la patata cruda.

Poi c'é un folsfriend molto divertente. FIGA.
Qui é il nome usato per un amuleto a forma di pugno col pollice che spunta tra indice e medio (tipo quando rubi il naso ai bimbi piccoli).
Questo portafortuna (usatissimo nel nord-est) puó essere di vari materiali, ma il piú usato é il legno. Quindi é normale entare in un negozio e chiedere una "figa di legno".
Ho indagato ed in effetti prende origine da una raffigurazione dei genitali femminili (simbolo di fertilitá), solo che quasi nessuno lo sa, e comunque nessuno userebbe questa parola per dire figa (quella in carne e carne). Da qui arriviamo alla parola che i brasiliani usano per dire figa: tcheca (pronuncia ceca, stessissima parola usata per "Republica Tcheca". Potete immaginare le grasse risate quando dico che ho un'amica Tcheca.

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